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Nuove linee guida sulla telemedicina

di Softwareuno
Aggiornato al 26 Marzo 2021
Aggiornato al Aprile 1st, 2021

L’arrivo della pandemia ha accelerato un processo già iniziato, richiedendo un improvviso riassetto organizzativo di un servizio sanitario che ha dovuto affrontare la gestione di una grave e diffusa emergenza epidemiologica, cercando di mantenere per quanto possibile una continuità assistenziale e di ridurre i rischi di trasmissione del virus sul territorio e nelle attività sanitarie, anche attraverso l’utilizzo della telemedicina.

A questo proposito lo scorso dicembre, durante la Conferenza Stato-Regioni, sono state approvate le nuove linee di indirizzo nazionali per la telemedicina, con l’obiettivo di dare indicazioni uniformi sull’intero territorio per l’erogazione delle prestazioni a distanza, in particolare quelle specialistiche.

Le nuove linee guida nascono in un momento storico eccezionalmente difficile, ponendosi come opportunità per un rinnovamento organizzativo e culturale del sistema sanitario e sono riferite alle seguenti attività di telemedicina: televisita, teleconsulto medico, teleconsulenza medico-sanitaria, teleassistenza da parte di professioni sanitarie, la telerefertazione.
Per quanto riguarda la definizione di regole per ulteriori attività di rilevanza del SSN, come la teleriabilitazione, la telecertificazione e il telemonitoraggio le Linee guida rimandano a documenti successivi.

AMBITI E TIPOLOGIE DI EROGAZIONE

Si vanno a definire le prestazioni di telemedicina, stabilendo ambiti, professionalità coinvolte, ruolo del paziente, obiettivi, tecnologie e modalità e condizione di svolgimento ed erogazione del servizio.

REMUNERAZIONE E TARIFFAZIONE

Viene definito poi il sistema remunerativo e tariffario, al quale si applica il quadro normativo nazionale/regionale che regolamenta l’accesso ai vari livelli LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Le linee guida definiscono anche le procedure relative alla prescrizione, prenotazione e rendicontazione.

ADESIONE INFORMATA

Viene poi affrontato il tema della adesione informata del paziente che è richiesta per confermare la disponibilità di un contatto telematico, per interagire con i sanitari e accedere alla piattaforma. Tutto ciò deve essere preceduto da una informativa, definita dalle linee guida in tutte le sue parti chiave.

RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE

Il documento definisce poi la responsabilità professionale nell’esercizio della telemedicina, equiparandola ad ogni atto sanitario condotto nell’esercizio della professione sanitaria, fornendo ulteriori indicazioni in relazione alle soluzioni operative da scegliere, per fornire le migliori garanzie all’utenza.

COMUNICAZIONE DELL’ESITO DELLA PRESTAZIONE

Le Linee guida definiscono le tipologie dell’esito della prestazione e le modalità di messa a disposizione della refertazione, oltre alla possibilità di condivisione dei documenti con altri sanitari, previo consenso del paziente, anche attraverso il fascicolo sanitario elettronico (FSE).

ELEMENTI E STANDARD

Per quanto riguarda le tecnologie poi vengono stabiliti gli elementi minimi e sufficienti per erogare la prestazione a distanza, come una rete di collegamento tra medici e pazienti, portale web per l’accesso da parte di medici e pazienti, accesso da computer, tablet o smartphone per i sanitari, login, gestione conformità al GDPR, strumenti di connessione del paziente. Tra le caratteristiche base viene poi inserita la certificazione hardware e/o software come dispositivo medico, idonea alla tipologia di prestazione da erogare.

STRUMENTI A SUPPORTO DEL PERSONALE MEDICO

Tra gli strumenti a supporto viene inserita, nella televisita, l’interazione medico-paziente tramite collegamento tipo video-conference, di complessità variabile.
Le linee guida inoltre prevedono tra le risorse disponibili al clinico:
Sistemi differenziati come SMS, email con testi criptati, videocomunicazione
Videochiamata verso il paziente
– Un centro di coordinamento tecnico che garantisca le attività di telemedicina.

STRUMENTI DI SUPPORTO PER IL PAZIENTE

Per interagire con lo specialista e accedere al sistema di comunicazione remota il paziente deve mettere a disposizione un contatto telematico. Inoltre, se il paziente ha difficoltà a reperire gli strumenti per collegarsi, dovrà essere garantita la possibilità di accedere tramite strutture territoriali della ASL, o saranno possibili accordi con altri enti per usufruire di postazioni dedicate come farmacie, studi medici, etc.

Maggiori informazioni

http://www.statoregioni.it/it/conferenza-stato-regioni/sedute-2020/seduta-del-17122020/atti/repertorio-atto-n-215csr/

 

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