Si è svolto a Padova il 16 e 17 Ottobre, presso Opera Immacolata Concezione Onlus, il convegno nazionale Uneba.
Un anno importante sia per l’associazione, che compie i 70 anni, sia per la città di Padova che quest’anno è capitale europea del volontariato.
L’evento è stato aperto da Francesco Facci, presidente Uneba Veneto, a cui è seguito l’intervento di Franco Massi, Presidente Uneba Nazionale, che ha sottolineato come il 2020 sia un anno particolarmente difficile per le RSA, a causa dell’epidemia ancora in corso.
Dopo i saluti delle autorità ci sono state due relazioni, la prima a cura di Stefano Zamagni, Presidente Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che ha parlato dell’importanza di vivere in un’ottica di resilienza e farsi trovare preparati di fronte alle emergenze, considerandole come fenomeni strutturali e non come eventi poco probabili.
Zamagni ha anche parlato di fundraising e di come coinvolgere maggiormente i volontari nelle attività associative, puntando sul “far sentire”, rendendo cioè le persone co-protagoniste dei progetti associativi.
La seconda relazione è stata quella di Andrea Romboli, co-fondatore dello studio Romboli Soluzioni per il terzo settore, che ha parlato di fundraising come strumento di sostenibilità. Solo attraverso la creazione di nessi di relazionalità tra le persone è possibile costruire progetti importanti. Le vere organizzazioni non profit, secondo Romboli, non si limitano a fare “per” gli altri, ma fanno “con” gli altri, creando relazioni di reciprocità.
Dopo la mattinata di apertura i partecipanti si sono divisi nei tre workshop pomeridiani, per approfondire i temi del volontariato, del bilancio sociale, del fundraising e dei trust. Il convegno si è concluso nella mattinata del sabato 17 Ottobre, con la presentazione della pubblicazione “L’Uneba nella storia dell’assistenza”.
Cornice della due giorni la sede di Opera Immacolata Concezione Onlus una realtà socio-sanitaria storica nella provincia di Padova, un modello di inclusione sociale che mira ad essere custode della fragilità nel territorio e punto di riferimento per la comunità nel valorizzare la longevità come risorsa.
Concludiamo citando l’intervento di Mons. Francesco Maraglia, Patriarca di Venezia: la realtà di essere uomini è fatta anche di fragilità, è importante esserne consapevoli, sia come individui che come società. Solo così può nascere una convivenza civile che pone l’uomo, con le sue fragilità, al centro dell’agire mentale, sociale e politico.