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Convegno Uneba Nazionale Varese – Riassunto dell’evento

di Softwareuno
Aggiornato al 22 Giugno 2022

Presso Villa Cagnola a Gazzada Schianno (VA) si è svolto, dal 14 al 15 giugno, il Congresso Uneba Nazionale dal titolo “Alzheimer: prendersi cura della persona, uno sguardo tra presente e futuro” organizzato da Uneba Lombardia e Uneba Varese in collaborazione con la Fondazione Molina di Varese e Fondazione Don Gnocchi.

Ha aperto l’evento Franco Massi, presidente Uneba Nazionale, che ha evidenziato l’importanza delle Rsa e dei centri diurni specializzati per l’Alzheimer osservando che “Le demenze senili richiedono una presenza costante: non si può curare l’Alzheimer con poche decine di ore di assistenza domiciliare integrata all’anno!”.

Don Enzo Barbante, presidente di Fondazione Don Gnocchi, si è soffermato, invece, sulla necessaria formazione degli operatori.

Ha inviato i suoi saluti, attraverso un messaggio, anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

È intervenuto, successivamente, il geriatra Marco Trabucchi rivolgendo la sua attenzione sul tema dell’innovazione tecnologica all’interno delle Rsa: “Dobbiamo rigenerare (i servizi) e credo che Uneba abbia la forza di proporre dei modelli innovativi e di fare sperimentazione. C’è molta più tecnologia a disposizione di quella che viene utilizzata.”

Il secondo giorno, invece, si è aperto con il tema dei centri diurni Alzheimer che sono stati oggetto di un’indagine effettuata su circa 80 realtà dal geriatra e docente all’Università di Firenze Enrico Mossello. Due i dati fondamentali: circa un terzo dei centri diurni Alzheimer ha interrotto in modo persistente l’attività a seguito della pandemia. Il numero degli ospiti si è ridotto in molti Centri e ad aprile 2021 era inferiore al 50% rispetto alla capienza pre-pandemia. C’è stato comunque un aspetto positivo: l’80% dei centri diurni Alzheimer indagati ha attivato modalità di assistenza alternative durante il periodo del lockdown, soprattutto assistenza a distanza (prevalentemente via telefono) e assistenza domiciliare.

È intervenuto anche Antonio Sebastiano, direttore dell’Osservatorio RSA presso LIUC Business School di Castellanza (Va), esponendo i dati alcuni dati raccolti in 20 Rsa con 3000 posti letto complessivi: i minuti medi di assistenza dedicati ogni settimana a ciascun ospite nel 2021 sono ancora ben al di sopra della media pre-Covid, e risultano in media 1242; alta resta pure la spesa farmaceutica media per giornata di assistenza; continua ad aumentare la percentuale di ospiti con grave compromissione delle attività cognitive arrivata al 65,5%.

Il presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale della Lombardia Emanuele Monti, intervenendo al convegno, ha ribadito il suo sostegno alle Rsa. “La Rsa deve essere cuore del territorio, ed essere ‘Rsa di servizi’ con assistenza domiciliare integrata e Rsa aperta. Le Rsa devono avere un ruolo chiaro, e sostenuto da tutta la filiera politica regionale e nazionale”.

Alla sessione “I luoghi di cura tra il domicilio e le unità di offerta” del convegno è intervenuta anche Valeria Negrini, portavoce del Forum Terzo Settore Lombardia che a fronte di un aumento sempre più consistente degli anziani e delle fragilità ha spiegato: “Rispondere solo con le unità d’offerta è impossibile. Dobbiamo invece costruire, e stringere più forte, alleanze politiche e operative tra gli enti del Terzo Settore per portare proposte. E dobbiamo lavorare sui territori, per coltivare cultura di solidarietà”.

Softwareuno e CBA in qualità di aziende del Gruppo Zucchetti erano presenti con un desk espositivo all’evento.

 

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