Premessa
Le persone nel corso della loro vita possono potenzialmente accedere ad una molteplicità di strutture sanitarie e socio sanitarie, con relativi ricoveri, dimissioni e rimandi al medico di famiglia o prese in carico da parte dell’assistenza domiciliare.
Queste “fasi di transizione” sono particolarmente delicate per quanto riguarda la prescrizione dei farmaci e la congruità con gli obiettivi terapeutici.
Un processo soggetto a rischi di discrepanze e omissioni che possono avere conseguenze anche gravi sulla salute della persona.
“La letteratura nazionale ed internazionale riporta che il 67% dei pazienti, all’ammissione in ospedale, presenta discrepanze non intenzionali nella terapia e che, spesso, queste non vengono corrette: l’omissione dei farmaci è la più frequente discrepanza non intenzionale, seguita dalle assunzioni non necessarie.” Fonte
Punti principali
La Raccomandazione n. 17 del Ministero della Salute intende porre l’attenzione su questo fenomeno delineando alcune indicazioni rispetto alla gestione dei momenti di transizione nella cura e dell’intero processo di analisi dei medicinali assunti dal paziente e alle prescrizioni da effettuare.
L’obiettivo è di garantire prescrizioni sicure e in linea con gli obiettivi terapeutici. Tale processo viene definito riconciliazione farmacologica.
L’intero documento è disponibile al seguente link Riconciliazione farmacologica
Riassumiamo di seguito i punti cardine della raccomandazione:
- La raccolta dei dati del paziente va effettuata attraverso un’accurata anamnesi patologica prossima, remota e familiare.
- Va effettuata una presa visione dettagliata dell’attuale terapia farmacologica prescritta, avendo cura di confutare i dettagli di farmaci a partire dal gruppo di equivalenza, principio attivo, dosaggio, forma farmaceutica, la modalità di somministrazione e il periodo per cui tale terapia deve essere assunta.
- La ricognizione deve avvenire entro le 24h dalla presa in carico con il supporto di precisa e doverosa documentazione di ogni dettaglio della riconciliazione.
- La fonte di informazioni ha priorità sul soggetto interessato ma può avvenire attraverso un contatto (proxy) qualora il soggetto non sia capace di assolvere in autonomia alle proprie esigenze.
- Il medico prima di rilasciare una nuova prescrizione deve prendere atto della scheda di riconciliazione e confrontare la terapia in corso con quella nuova necessaria a quel nuovo evento clinico prendendo decisioni sulle eventuali sospensioni, aggiunte o interazioni.
Il paziente cronico
Si deduce che la presa in carico dei pazienti cronici richiede una forte collaborazione e integrazione di risorse per garantire al paziente una corretta coerenza rispetto alle cure che vengono fornite, al fine di evitare indicazioni discordanti o dannose che possono creare sfiducia, scompensi o problemi gravi di salute.
Per esempio la regione Lombardia risponde alla necessità di garantire la corretta continuità assistenziale attraverso il percorso di presa in carico per i pazienti cronici.
Dal sito della Regione Lombardia:
“Nel nuovo percorso, un medico gestore organizza tutti i servizi sanitari e sociosanitari per rispondere ai bisogni del singolo paziente, programmando prestazioni ed interventi di cura specifici, prescrivendo le cure farmacologiche più appropriate, alleggerendo così il paziente dalla responsabilità di prenotare visite ed esami” Fonte.
“prendere in carico” significa letteralmente “farsi carico dei problemi dell’altro”
Con il nuovo modello, Regione Lombardia garantisce al cittadino affetto da patologie croniche un migliore accesso alle cure e un’assistenza sanitaria e sociosanitaria continuativa, per fornire in questo modo una risposta completa ad una domanda complessa di cure integrate.
Scopri gli strumenti digitali per gestire la documentazione e l’anamnesi dell’utente
Il software che ti aiuta
Attraverso la digitalizzazione dei documenti clinici, che seguono la storia clinica del paziente, il software è uno strumento fondamentale per acquisire digitalmente la terapia e la documentazione del paziente, conservarla e renderla disponibile al medico e al personale sanitario.
Nel caso i documenti siano già in formato elettronico, è ancora più facile integrarli nella piattaforma rendendo evidente e immediatamente accessibile al medico e il personale sanitario tali informazioni.
Disporre di un supporto elettronico, significa fare riferimento ad una scheda di riconciliazione (o ricognizione) farmacologica modellata all’interno del software, uno strumento standard che impedisce alle risorse coinvolte di dimenticare dati o informazioni o di compilare in maniera errata i campi.
Workflow, alert e campi obbligatori accompagnano gli utenti nella compilazione e al contempo li obbligano a rispettare determinati standard.
Cartella Utente 4.0 offre uno spazio virtuale di archiviazione e consultazione della documentazione dell’utente, la quale viene criptata a garanzia della sicurezza dei dati e il cui accesso è regolamentato da un sistema di diritti di accesso nel rispetto del GDPR. Puoi richiedere una demo del software a questo link RICHIESTA DI DEMO