RSA aperta è un modello di assistenza introdotto a livello sperimentale per la prima volta in Lombardia. Il servizio ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie delle persone affette da patologie di natura psico-geriatrica, come ad esempio la demenza, ponendosi come soluzione intermedia tra i servizi del centro diurno e l’assistenza domiciliare integrata. Questo genere di servizio è finalizzato al prolungamento della permanenza della persona anziana nella propria casa, grazie al supporto fornito ai caregiver.
Il modello di RSA aperta introduce due concetti fondamentali allo sviluppo di un servizio socio-sanitario che sia più sostenibile per la comunità: la definizione della figura del care manager e il sostegno e il potenziamento dei caregiver.
In questo nuovo modello di assistenza dunque, il sevizio tradizionale delle RSA si apre al territorio circostante. Per rendere il più sostenibile possibile questo tipo di esternalizzazione del servizio è necessario avvalersi di strumenti digitali che facilitino il processo aiutando a comprendere in che situazioni e in quali modalità serve intervenire. In aiuto a questo scopo arrivano soluzioni studiate in diversi progetti europei che sperimentano un tipo di telemedicina integrata che permette di accorciare le distanze tra la persona anziana e l’operatore, fornendo a quest’ultimo tutti i dati necessari sulla salute dell’utente senza che sia necessaria la sua presenza.
Leggi l’articolo di Paolo Galfione sulla RSA aperta e sulle sue opportunità digitali, pubblicato su Sesta Stagione.