La fondazione Sacra Famiglia nasce nel 1896 ad opera del fondatore Don Domenico Pogliani, una storia che risale al 1896 quando fu aperto il primo ospizio a Cesano Boscone.
Articolo a cura di Pietro Galfione
Il 3 Ottobre prossimo sarò ad una serata di gala all’Hotel Marriott di Milano.
No, non si tratta di una sfilata in abito da sera, fra gli applausi della Milano Bene. È qualcosa che con la moda, il cinema e la mondanità non ha niente a che fare.
Si tratta della serata di gala annuale organizzata dalla Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone che ha un solo obbiettivo: raccogliere fondi per continuare un prezioso servizio, che da oltre un secolo si svolge in Lombardia, Piemonte e Liguria.
Il fondatore Don Domenico Pogliani, parroco di Cesano Boscone, apre nel 1896 l’“Ospizio Sacra Famiglia per gli incurabili della campagna milanese”.
Lo scopo dell’Opera era la carità rivolta ai disabili gravi delle campagne, perché le famiglie non erano in grado di accudirli e non c’erano realtà caritative in grado di farsene carico, come invece accadeva nel capoluogo lombardo. Forte del motto “Super Omnia Charitas”, Don Pogliani persegue per i suoi ospiti non solo la carità corporale, ma anche la carità spirituale, intesa come vicinanza, amicizia e relazione.
In pochi anni l’ente raggiunge dimensioni ragguardevoli, nel 1915 si contano già 400 ospiti, e nel 1916 è riconosciuta come “ente morale”.
Alla morte di Pogliani il successore, Mons. Luigi Moneta, dà una notevole espansione all’Istituto: aprono 18 nuovi reparti, si inaugurano le sedi di Intra e Premeno, vengono acquistate le case di Cocquio Trevisago (VA) e di Andora (SV). A Cesano Boscone si sviluppano servizi quali una scuola, il teatro, le officine, i laboratori e un’azienda agricola.
Nel 1955, quando a Moneta succede Mons. Piero Rampi, gli ospiti assistiti nelle varie sedi della Sacra Famiglia sono quasi 3500.
Gli anni passano, altri presidenti si succedono e anche le esigenze sociali cambiano.
Negli anni ‘70 l’Istituto sceglie di occuparsi prevalentemente di persone con handicap gravi e gravissimi e di anziani non autosufficienti e nel 1997 passa da ente pubblico a fondazione onlus.
Si aprono nuovi servizi accanto a quelli residenziali e prende avvio un ampio programma di ristrutturazione dei primi edifici, anche per rispondere alle nuove esigenze operative e agli standard richiesti.
Nel 2013 apre l’Hospice nella sede di Inzago; nel 2014 la Fondazione inizia la gestione di alloggi protetti per anziani a Castronno, in edifici di proprietà della Fondazione Aletti Beccali Mosca e di servizi per minori a Varese.
Rispondendo alle esigenze dei territori, negli ultimi anni le sedi di Cesano Boscone, Verbania e Lecco si sono aperti a progetti di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati.
Oggi la Sacra Famiglia assiste persone fragili con una varietà notevole di servizi, servizi per Disabili, Anziani e Autistici assistenza Domiciliare e Riabilitazione, ma anche Ambulatori riabilitativi di vario tipo, servizi residenziali e diurni per persone psichiatriche e un Hospice per i malati terminali.
Tutto questo è oggi Fondazione Sacra Famiglia.
“Essere AUT è IN” è il titolo della serata di gala del prossimo 3 Ottobre, a sottolineare che la condizione Autistica non rappresenta motivo di esclusione, ma di inclusione.
Softwareuno collabora da oltre 15 anni con la Sacra Famiglia, per la fornitura e l’assistenza dei sistemi informatici per la gestione amministrativa e dei servizi socio-sanitari da essa erogati.
Siamo orgogliosi di essere stati coinvolti, di partecipare alla serata e di contribuire al sostegno dei preziosi servizi che la Fondazione garantisce alla Persona, mantenendo lo spirito e il motto del fondatore “Super Omnia Charitas” (al di sopra di tutto vi sia la carità).
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